Goethe mangia i crauti in via Pallone
Fra un mese partono i mercatini di Natale in via Pallone, e Johann Wolfgang von Goethe nel suo viaggio in Italia parlava sia di via Pallone, sia del mercato di Verona. Tutto chiaro?
Sasso d’Adige n.92
Cosa c’è di più tradizionale di panini con crauti e salsicce bavaresi, banchetti che esplodono di guanti e ciabatte di alpaca e una chiacchierata in cui ci si alita addosso il brulè?
Fra un mese esatto – 15 novembre – tornano i mercatini di Natale a Verona, ma non al solito posto, e quindi si sono aperte le gabbie accese diverse discussioni in merito. In questo Sasso parliamo di questo, ma anche del Ghibellin fuggiasco, Questori, cantieri e giochi con la palla.
Sommario
Che due palloni
Veronetta stretta stretta, viale Piave largo ma non larghissimo
Una casa che non è una casa
Cose che succedono in città: Questori
Sassolino e Stratificazioni
Gli ultimi Sassi
Saluti e baci
Una canzone per salutarci
Che due palloni
Via Pallone diventerà la sede delle principali manifestazioni della città di Verona. Lo ha deciso l’Amministrazione Tommasi con una delibera la scorsa settimana. Il banco di prova – di cui si discute ormai da un anno abbondante – saranno gli imminenti mercatini di Natale.
Amarcord: “Tommasi ci ruba il Natale!”.
Amarcord 2: questo post di Sasso d’Adige sull’indegnità dei mercatini fra piazza dei Signori, cortile Mercato Vecchio e cortile del Tribunale, come sono stati negli ultimi anni.
La via di cui parliamo è quella adiacente alle mura, da piazza Bra a ponte Aleardi, per capirsi. I mercatini ne ingombreranno solo un tratto. Sul Corriere di Verona di domenica 13 ottobre ci sono degli esercenti che si lamentano della carenza di parcheggi, diminuiti recentemente in zona.
Ora, seriamente, capiamoci: letteralmente dall’altra parte del ponte c’è il parcheggio più grosso di Verona (il Centro), dietro le mura c’è tutta l’area della Tomba di Giulietta e a quattro passi in più ci sono i parcheggi Cittadella, Arena e Tribunale. Di cosa stiamo parlando?
Dicono anche che questi parcheggi sono sempre pieni. Bene: l’anno scorso c’erano le navette da Fiera e Genovesa. Se si riempiranno totalmente pure quelli, allora altro che overtourism…
I ristoratori di via Pallone si lamentano anche del fatto che i mercatini gli ruberanno lavoro. Chi gli spiega che i Burger King sono sempre vicini ai McDonald’s?
In ogni caso, questi sono i motivi principali per cui l’Amministrazione ha scelto l’area di via Pallone:
spazi ampi e sicuri: sia durante l'evento che in caso di evacuazione, garantendo la sicurezza di tutti i partecipanti.
Accessibilità: la zona è servita da parcheggi e mezzi pubblici, facilitando l'arrivo e la partenza del pubblico. Magari non ottimale, ma di sicuro molto di più rispetto a piazza dei Signori.
Logistica facilitata: la via è dotata di infrastrutture adeguate per gestire la logistica di grandi eventi, come il carico e scarico di materiali, l'allestimento di palchi e la gestione dei flussi di persone. Di nuovo: di sicuro molto di più rispetto a piazza dei Signori.
Vicinanza al centro storico: fra via Pallone e piazza Bra ci sono poche decine di metri di distanza, ci sono di mezzo solo piazzetta Melvin Jones e via degli Alpini. Non sapevate che si chiamassero così? Appunto.
Non è per fare l’avvocato dell’Amministrazione Tommasi, ma certe polemiche emerse nelle scorse settimane sono surreali, in primis quella della “perifericità” di via Pallone. Boh, dai, c’è un limite al ridicolo.
Per il resto, si comincia a mangiare crauti il 15 novembre.
Fun fact: perché si chiama “via Pallone”?
Perché, fin dalla seconda metà del Settecento, e per circa un secolo, ci si giocava a pallone! Ovviamente non a calcio, ma ai giochi sferistici molto diffusi in Italia fino all’avvento del football. Per info sulla sferistica, rimando al sito dell’Aga (l’associazione che organizza il Tocatì).
Di via Pallone e dello sferisterio lì presente a fine Settecento parla pure Goethe nel suo “Viaggio in Italia”. Il brano seguente si riferisce al 16 settembre 1786.
Allorquando tornavo questa sera dell’arena trovai a poca distanza da quella uno spettacolo moderno. Quattro gentiluomini veronesi stavano giuocando al pallone, contro quattro gentiluomini vicentini. Dessi praticano quest’esercizio fra loro tutto l’anno per due ore circa prima della notte, ma questa sera la presenza dei Vicentini, aveva radunata quantità grande di persone. Vi potevano essere da un quattro a cinque mille spettatori, però non vidi nessuna donna.
Pure Goethe dice che via Pallone è «a poca distanza» dall’Arena. Lol.
In un brano successivo, Goethe parla addirittura del grande mercato della città e dice che «l’occhio si può rallegrare alla vista di vere montagne di frutta, di legumi, di aglio, di cipolle». Insomma ce lo vedo a mangiarsi un panino con i crauti mentre visita la città.
Goethe parla anche di quanto Verona fosse sporca, ma questo non lo diciamo a voce alta.
Veronetta stretta stretta, viale Piave largo ma non larghissimo
Negli ultimi due Sassi (90 e 91) abbiamo parlato di Veronetta, del trasferimento qui del Tocatì e del maxi cantiere che partirà nel 2025.
Nelle scorse settimane ci sono stati due incontri organizzati dal Comune al Teatro Camploy, per parlare del cantierone, un’assemblea pubblica e un confronto con gli esercenti.
All’assemblea sono emerse alcune preoccupazioni dei cittadini: il traffico dei bus. È noto che con l’introduzione del filobus, poi non si cancelleranno i bus. Ci sarà sicuramente un miglioramento (il filobus è più silenzioso e meno inquinante, in teoria), ma il traffico non diminuirà drasticamente, come si aspettavano alcuni residenti.
La via è stretta, i marciapiedi pure, e i mezzi sono grossi. C’è da ragionarci.
A proposito di cantieri, nella primavera del 2025 partirà un altro grosso intervento della durata di circa un anno: quello per mettere in sicurezza viale Piave.
Si tratta di un intervento non più rimandabile, che comporterà la riduzione delle corsie da quattro a due, ma non sarà chiuso al traffico.
Di rallentamenti, però, ce ne saranno sicuramente.
Alcuni esponenti delle opposizioni hanno suggerito il completo abbattimento dell’opera, ormai obsoleta anche concettualmente, e ricongiungere il quartiere di Borgo Roma al centro in modo più diretto. Magari, aggiungo io, con un boulevard alberato, piste ciclabili e fontanelle. Tutto bellissimo, ma richiamatemi quando i mussi voleranno.
Una casa che non è una casa
“Una casa che non è una casa” è il titolo di Sasso d’Adige n.76, di quasi un anno fa, e del mini-documentario correlato.
“Una casa che non è una casa” racconta ed entra dentro al “Ghibellin Fuggiasco”, un appoggio di fortuna per lavoratori migranti messo in piedi dagli attivisti del Laboratorio autogestito Paratodos, visto che quello stabile, in corso Venezia, a due passi da Porta Vescovo e a quattro dal centro storico, era abbandonato da decenni.
Dopo anni di vita precaria in questa struttura e qualche schermaglia con l’Amministrazione Tommasi, ora, in questi giorni, si muove qualcosa. Il Paratodos ha detto basta: non è più dignitoso, né sicuro vivere lì. Per questo hanno organizzato un’iniziativa per il 19 e 20 ottobre a Quinzano. Le info e la posizione dell’associazione in questo post su Instagram e sul profilo del Paratodos.
Cose che succedono in città: Questori
Oggi molto breve questo capitolo: il Questore Roberto Massucci ha lasciato Verona, rimpianto da molti e in particolare dall’Amministrazione Tommasi, per quanto si capisce, visto lo stretto legame che si era instaurato.
La nuova Questora è Rosaria Amato, qui il suo CV. Le sue prime parole sono di continuità con Massucci, che aveva mostrato di puntare molto sulla comunicazione e sui giovani. Gli piacevano molto i completi gessati e le telecamere, per la cronaca.
La nuova Questora invece sembra più sobria, sotto il profilo della comunicazione. E anche dei vestiti gessati, che non mi pare indossi abitualmente.
Massucci ora è a Roma e ha iniziato con il botto della manifestazione pro-Palestina.
Sassolino
“Sassolino” è la rubrica che lancia un sassolino nello stagno: un’idea, un consiglio, una segnalazione. (Cioè non tre cose, una di queste. Non esageriamo.)
Ti sembra di vedere più gechi del solito, ultimamente? Non ti “sembra”, è così. Se ne parla in questo articolo del Post: “Come si spostano gli animali in Italia a causa del clima”.
Stratificazioni
“Stratificazioni” è un semplice segnatempo per mettere le cose in prospettiva.
Sono passati 838 giorni dall’inizio del mandato del sindaco Damiano Tommasi a Verona.
Sono passati 5304 giorni dal primo insediamento di Luca Zaia come Presidente della Regione del Veneto.
Sono passati 725 giorni dal giuramento di Giorgia Meloni come Presidente del Consiglio dei Ministri (quindi altrettanti giorni di Daniela Santanchè come Ministra della Repubblica).
Sono passati 3540 giorni dal primo giuramento di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica.
Mancano 21 giorni alle elezioni negli Stati Uniti d’America.
Gli ultimi Sassi
Saluti e baci
Critiche e suggerimenti su Sasso d’Adige sono sempre ben accetti. L’email a cui scrivere: sassodadige@gmail.com.
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Una canzone per salutarci
Rag’n’Bone Man, Human
Mi è piaciuto molto questo numero