La polizia della monnezza e altre storie da Verona
Nuovo regolamento dei rifiuti, nuovo autobus a chiamata, nuovo (vecchio) affidamento del trasporto pubblico, nuova geotermia e Vannacci. What else?
Sasso d’Adige n.78
Torniamo a parlare, qui su Sasso, di alcune aziende partecipate del Comune di Verona e di scelte importanti per il futuro della città. E Vannacci cheffà?
Sommario
La polizia della monnezza e altre novità
Atv prende la coincidenza
Fare caldo senza scaldare il pianeta sarebbe interessante
Vannacci cheffà?
Gli ultimi sassi
Saluti
La polizia della monnezza e altre novità
Dopo il trasferimento di Amia “in house”, cioè alle dirette dipendenze del Comune, continua la “rivoluzione“ dei rifiuti a Verona.
Arriva un nuovo regolamento che intende migliorare il servizio e aumentare la differenziata, puntando sulla responsabilizzazione dei cittadini.
Di seguito i principali punti annunciati:
estensione graduale (dall’autunno) delle aree cittadine in cui il conferimento dei rifiuti avviene nei cassonetti ad accesso controllato (cioè quelli che si aprono con tessera o app). La sperimentazione era già stata avviata nel 2020 nella zona est della città, in particolare a San Michele Extra, Borgo Frugose, Madonna di Campagna e Borgo Trieste;
viene istituita la figura degli Ispettori Ambientali, dipendenti Amia che saranno formati dalla Polizia locale per fornire informazioni e applicare sanzioni in merito alle disposizioni del regolamento;
in caso di manifestazioni pubbliche gli organizzatori dovranno presentare uno specifico piano per la raccolta dei rifiuti e stipulare un contratto con l'ente gestore (Amia) per la pulizia delle aree coinvolte;
il regolamento prevede la possibilità di applicare una Tari basata anche sulla quantità dei rifiuti prodotti, premiando in questo modo il comportamento dei cittadini virtuosi, come già avviene in altri comuni;
la raccolta del verde a domicilio potrà essere richiesta a pagamento, ma sarà garantita in modo gratuito attraverso un’isola ecologica che, soprattutto nei periodi dedicati allo sfalcio, passerà di quartiere in quartiere.
Tempi di approvazione: il documento è già stato approvato dalla giunta, a breve deve passare in commissione consiliare e poi sarà votato probabilmente dal prossimo consiglio comunale.
Serviranno invece altri due mesi per attivare il servizio di controllo e sanzioni.
«Il piano d’ambito del Consiglio di Bacino prevede una rivoluzione sul sistema di raccolta in città» ha spiegato il presidente di Amia Verona Roberto Bechis. «Attualmente è in corso una zona test con cassonetti ad accesso controllato, che purtroppo, come segnalano gli stessi cittadini, non tutti utilizzano come dovrebbero, è anche per questo e per tutelare chi si comporta in modo virtuoso, che viene introdotta la figura dell’ispettore sanzionatore».
«L’obiettivo è creare una sorta di ‘patto’ con i cittadini per dare una svolta alla quota di raccolta differenziata, al tempo stesso Amia cercherà di migliorare i propri servizi» dice Bechis.
Proprio per oggi Flavio Tosi ha convocato una conferenza stampa per criticare il nuovo regolamento. Seguiranno aggiornamenti in caso emerga qualcosa di interessante.
Di seguito il post riassuntivo uscito su Instagram. Che segui già, vero?
Il sondaggio a caccia di delatori (si scherza)
Negli scorsi giorni è stato diffuso da Amia un sondaggio sulla raccolta di rifiuti, in collaborazione con Comune e Università di Verona, che intende raccogliere le opinioni dei cittadini su come va nel proprio quartiere.
Alcune domande sono state segnalate a Sasso d’Adige via Instagram perché un po’… come dire… a me hanno fatto venire in mente quella vecchia battuta di Paolo Rossi, «Siamo in Italia, c’è subito un delatore!».
Per esempio:
«Secondo Lei, i suoi vicini di casa fanno una raccolta differenziata corretta?»
«Quali emozioni le provoca vedere che gli altri non differenziano i rifiuti correttamente?»«In generale, Lei ritiene che si possa avere fiducia nella maggior parte delle persone o che sia meglio essere diffidenti?»
A parte gli scherzi, ci sono anche domande che indagano la consapevolezza sui problemi climatici. Sarebbe interessante, poi, conoscere i risultati.
L’accordo con gli esercenti
Sempre in questi giorni Amia ha annunciato con le associazioni di categoria dei commercianti (Confcommercio, Confesercenti, Corporazione Esercenti Centro Storico) una campagna di sensibilizzazione per la corretta raccolta degli imballaggi di cartone in centro.
Da anni è l’unica raccolta “porta a porta” in centro storico, solo per gli esercizi commerciali, ma secondo Amia c’è qualche indisciplinato che non li posiziona in modo corretto oppure – soprattutto – porta i cartoni nei cassonetti vicini al centro, che però sarebbero dedicati alle utenze domestiche.
Atv prende la coincidenza
La Provincia di Verona, in qualità di Ente di Governo del trasporto pubblico, ha prorogato ad Atv la gestione del servizio per i prossimi tre anni, fino al 31 dicembre 2026.
Era una decisione attesa da tempo, ma la regola sarebbe di fare una gara pubblica per affidare il servizio.
Ciononostante, spiega Atv, si tratta di «una decisione presa in conformità alla normativa europea e nazionale di settore, in particolare del decreto legislativo 4/2022, che prevede la possibilità di prorogare l'affidamento all'attuale gestore, qualora quest'ultimo si vincoli a effettuare significativi investimenti orientati alla sostenibilità e al miglioramento del servizio, tali da produrre effetti positivi anche oltre la scadenza della proroga».
Al termine della proroga si prevede di approntare la gara, che individuerà il futuro gestore di tutti i servizi di trasporto, compreso il filobus.
In cosa consiste l’investimento
Atv si è impegnata a investire oltre 70 milioni di euro, provenienti in parte da contributi europei e nazionali, in parte da autofinanziamento dell'azienda.
«L'investimento servirà soprattutto al rinnovamento della flotta, che in capo al triennio sarà interamente servita da e-bus in città e in gran parte da mezzi a metano a grande capacità in ambito extraurbano».
La ripartizione dei fondi:
40,7 milioni per il servizio urbano di Verona,
28,1 milioni per il trasporto extraurbano,
500 mila euro per la rete urbana di Legnago.
I mezzi da acquistare:
52 autobus elettrici per Verona,
1 autobus elettrico per Legnago,
85 bus per il servizio extraurbano, di cui
70 a metano,
15 a gasolio.
Un’altra parte degli investimenti sarà dedicata a:
impianti di rifornimento per 13 milioni di euro (nuove strutture di erogazione del metano in alcuni punti strategici della provincia e una nuova stazione di ricarica per gli e-bus a Legnago),
miglioramento delle tecnologie di bordo,
nuovo software per il monitoraggio e la gestione della flotta,
nuovi dispositivi per il pagamento a bordo con carta di credito,
nuovi canali informativi per gli utenti in attesa alle fermate di città e provincia (sono oltre 5mila).
E il filobus?
Spiega sempre Atv: «Da evidenziare anche l'attenzione riservata all'integrazione della rete degli autobus con il futuro sistema filoviario. Il piano infatti include già la copertura per le attività finalizzate al reclutamento e alla formazione dei conducenti dei mezzi a guida vincolata, per i quali è necessario l'ottenimento di specifiche abilitazioni alla guida. Nel contempo si attendono i frutti delle numerose iniziative già in campo per contrastare la carenza di autisti».
Intanto arriva Scipione
Da questa sera è operativo a Verona “Scipione il bus a prenotazione”. Sorvolando sul nome, si tratta di un servizio che sostituisce le linee serali 95 e 96 (Quinzano, Avesa, Valdonega, Chievo, Borgo Nuovo, Borgo Milano, Stadio, Ospedale Borgo Trento).
Si prenota con un’app con un anticipo fra 30 giorni e 30 minuti e il software calcola in automatico il percorso più efficiente per l’autista. Il servizio è già stato testato sulla rete urbana di Legnago e si prevede di estenderlo (non per gli orari di punta sulle linee “regolari”, ma intanto per le linee serali dalle 20.30 alle 24).
Come si prenota il viaggio:
completa la registrazione,
seleziona il numero di passeggeri (massimo 5),
digita gli indirizzi di partenza e arrivo desiderati oppure utilizza la mappa interattiva,
accetta o rifiuta la proposta di viaggio che ti fornirà l'app con gli orari e le fermate di salita e discesa,
attendi il bus.
Sasso d’Adige per il sociale oggi finisce qui.
Fare caldo senza scaldare il pianeta sarebbe interessante
Agsm Aim ha presentato un progetto che porterà alla realizzazione di pozzi geotermici in grado di fornire energia termica rinnovabile ai clienti allacciati alla rete di teleriscaldamento di Verona.
L’iter è partito a dicembre 2023 e nelle prossime settimane verrà costituita una società ad hoc che si occuperà del “Progetto geotermia”. Interesserà le cinque centrali di cogenerazione di Verona situate a Borgo Trento, Forte Procolo, Golosine, Centro Città e Banchette.
Spiega il comunicato del Comune: «Il progetto porterà benefici economici ai clienti del teleriscaldamento grazie alla forte riduzione del gas metano che sarà immesso nelle centrali di teleriscaldamento, compensato dalla fonte geotermica. Dal punto di vista ambientale il ricorso alla fonte geotermica consentirà di risparmiare più del 40% del gas ad oggi consumato, diminuendo così le emissioni di CO2 in atmosfera di circa 30 mila tonnellate».
Qui qualche info in più, nella presentazione di Agsm Aim.
Vannacci cheffà?
Il noto generale Roberto Vannacci doveva presentare il suo libro (quello vecchio, visto che pare ce ne sarà uno nuovo) “Il mondo al contrario” a Verona, ma in seguito a proteste varie l’incontro è stato spostato in un auditorium a Tregnago.
Sulla locandina svettavano i nomi del consigliere comunale di Verona Rosario Russo (gruppo Sboarina Sindaco - Battiti per Verona), del consigliere regionale Stefano Valdegamberi (gruppo Misto) e dell’ex deputato ed ex leghista Vito Comencini (nonché presidente del “Centro studi Suvorov”. Suvorov chi? Aleksandr Vasil'evič Suvorov, generale e principe della Russia zarista, ovviamente).
Su Instagram ho fatto un sondaggio: dell’incontro di Vannacci ne parliamo su Sasso? Le risposte:
Sì, tema da affrontare 21%
Ma chissene 47%
Non vorrei, ma bisogna 33%
Insomma, una leggera maggioranza dice di sì, che bisogna parlarne.
Ma quello che dice Vannacci sinceramente non mi appassiona, e nemmeno se e con chi si candiderà alle elezioni.
Sul fronte locale, che senso hanno personaggi del genere? Servono a politici come Valdegamberi e Comencini, che da anni passeggiano sul confine fra “mondo istituzionale” e quel sottobosco di “idee controcorrente”, pseudo-associazionismo, “te lo spiego io come vanno le cose davvero”.
Personaggi tollerati da alcuni partiti istituzionalizzati, come la Lega, di cui Comencini è stato anche coordinatore cittadino, perché alla fin fine portano voti.
L’esempio di Valdegamberi è lampante: Zaia ormai si dissocia dalle sue sparate un giorno sì e uno no, ma alle elezioni del 2020 è stato campione di preferenze proprio nella lista Zaia. Terzo in assoluto fra i consiglieri eletti dopo l’assessore Roberto Marcato (Lega) e l’attuale sindaco di Vicenza Giacomo Possamai (Pd).
Per dare un’idea: in provincia di Verona l’attuale vicepresidente del Veneto, nonché già assessora Elisa De Berti (in lista Lega) prese 4’941 preferenze. Valdegamberi 11’422, ben più del doppio (anche lui fu assessore regionale in passato).
Gli ultimi sassi
Saluti
Critiche e suggerimenti su Sasso d’Adige sono sempre ben accetti. L’email a cui scrivere: sassodadige@gmail.com.
Nel dubbio, ci becchiamo su Instagram. E ora anche su YouTube.
Like, share and lascia un commento se ti va. Anche se non ti va eh, mi accontento.