Non si fanno vaccate a Ca' del Bue
Ex inceneritore di Ca' del Bue, ex scalo merci di Porta Nuova, ex Arsenale... Tanti ex che stanno pensando di fare un passo avanti. Qualcosa si muove a Verona.
Sasso d’Adige n.82
Dopo due puntate monografiche su Carnevale e carcere di Montorio, oggi Sasso d’Adige torna a essere un piatto più vario. Ma non dimentichiamo carcere e Carnevale.
Questa newsletter del lunedì oramai esce quasi solo non di lunedì.
Sommario
Non si fanno vaccate a Ca' del Bue
Sfilare o non sfilare? Questo è il dilemma
Ex scalo merci, Arsenale e altri luoghi dell’anima
Ci vediamo al Festival del Giornalismo?
Gli ultimi sassi
Saluti
Non si fanno vaccate a Ca' del Bue
Lunedì sera nell’auditorium della Fiera di Verona l’Agsm Aim ha organizzato una serata per presentare i progetti sull’impianto di Ca’ del Bue.
Si tratta di un ex inceneritore di proprietà di Agsm Aim dalla storia travagliata, la cui riconversione e modernizzazione è da tempo in discussione a fasi alterne.
Si trova nelle “basse di San Michele” (molto basse), a sud-est di Verona, a poca distanza dai confini territoriali e dai centri abitati di San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo e Zevio.
Due i filoni su cui si lavora, spiega l’articolo apparso su L’Arena di ieri di Maria Vittoria Adami: da un lato rendere più efficiente la gestione dei rifiuti urbani con alcuni accorgimenti tecnologici, dall’altro dare il via al nuovo impianto per il trattamento dei fanghi da depurazione.
«Il fango da depurazione è quella frazione di materia solida contenuta nelle acque reflue urbane ed extraurbane, che viene rimossa, negli impianti di depurazione, durante i vari trattamenti depurativi, meccanico-biologico-chimico, necessari a rendere le acque chiarificate compatibili con la loro reimmissione in natura senza creare alterazioni all'ecosistema del corpo ricettore (mare, fiumi, laghi o in casi particolari anche il terreno superficiale)».
Nonostante le rassicurazioni sulla sicurezza dell’impianto per il trattamento dei fanghi, nelle scorse settimane da più parti (comuni confinanti, politici, comitati di cittadini) erano state espresse critiche – anche molto nette – al progetto.
Il presidente di Agsm Aim Federico Testa, quindi, durante lo stesso incontro di lunedì, ha precisato di aver chiesto alla Regione Veneto una sospensione per effettuare una Valutazione di impatto sulla salute.
«Se il problema dei Pfas non è risolvibile», ha assicurato Testa rispondendo ai cittadini in sala, «e se ci sono conseguenze negative non porterò avanti il progetto».
sempre da L’Arena di ieri
La valutazione è stata commissionata a una società che ha già lavorato con il Comune di San Giovanni Lupatoto (contrario al progetto), proprio per garatire la massima trasparenza.
Insomma, a Ca’ del Bue si procede tutto sommato con cautela.
Sfilare o non sfilare? Questo è il dilemma
La puntata monografica di Sasso sul Carnevale si concludeva con un me bala n’ocio sulla possibilità di trovare una nuova data per la sfilata del Venardi Gnocolar.
Sul Corriere di Verona di domenica 18 febbraio un articolo di Lillo Aldegheri dà conto delle trattative che continuano fra Comitato Bacanal e Comune. Il calendario affollato di eventi e manifestazioni varie ed eventuali (G7, Pasqua, Vinitaly…) lascerebbe forse una finestra per venerdì 26 aprile. Sembra essere in effetti una data favorevole: è un venerdì ed è in mezzo al ponte del 25 aprile. Ma nulla è ancora definito.
Nello stesso articolo sul Corriere in un inciso si ricordano anche i dubbi sulla decisione di annullare la sfilata:
«ufficialmente causata dalla pioggia, ma che sarebbe stata decisa dal Comitato stesso anche per motivi legati alla sicurezza, a partire dalla necessità di garantire almeno 60 steward per la sorveglianza sul percorso»
Ex scalo merci, Arsenale e altri luoghi dell’anima
Tre luoghi simbolici della Verona che cambia, piano piano in alcuni, più velocemente in altri.
All’ex scalo merci di Porta Nuova (dove vecchi progetti vorrebbero far sorgere un “Central park”, ma chissà se e quando…) in attesa di una riqualificazione più profonda, Comune e Fs Sistemi Urbani (società del gruppo Ferrovie dello Stato) hanno spiegato di essere al lavoro per un riutilizzo temporaneo di alcuni edifici dismessi.
«FS Sistemi Urbani prevede il lancio di un bando volto all’individuazione degli operatori interessati a sviluppare proposte di riuso temporaneo, che possano favorire funzioni di interesse pubblico e portare beneficio al quartiere e al presidio positivo degli edifici.
Gli interventi di adeguamento ammessi, saranno oggetto di un’apposita convenzione tra Comune e FS Sistemi Urbani, così come la durata del riuso, fissata a tre anni con possibile proroga di due e riguarderanno spazi espositivi per eventi, attività temporanee, spazi culturali».
Altro punto della città con discussioni di lungo corso è l’ex Arsenale, con l’obiettivo di recuperarlo e restituirlo a un uso integrato nella città.
Sono stati avviati i cantieri del “Lotto Pnrr” e “Lotto 1”, che riguardano la Palazzina di Comando e la Corte Centrale, «insieme a quelli relativi alle reti impiantistiche a servizio degli edifici stessi, le opere di bonifica e messa in sicurezza ambientale permanente e a verde delle aree esterne della porzione centrale del complesso» ha spiegato il Comune con una presentazione la scorsa settimana.
Finanziamento Pnrr da 18 milioni di euro e quindi obiettivo di conclusione cantieri entro il 2026.
L’amministratore delegato di Sistemi Urbani Umberto Lebruto ha ricordato l’iter avviato nel 2019 con il Comune per riqualificare l’area dell’ex Scalo Merci di Verona Porta Nuova, articolato in tre fasi. «La prima, legata alla necessità di comprendere dal punto di vista fattivo e progettuale cosa realizzare in questi 45 ettari a sud della Stazione di Porta Nuova. La seconda fase ha visto un percorso di ricerca dal mercato di un operatore che potesse aiutare noi e il Comune a redigere la variante urbanistica; la terza fase sarà la messa in vendita delle aree rispetto alle nuove funzioni per realizzare l’intero complesso e quindi riqualificare quel tassello urbano».
Infine Amt3 e Comune hanno confermato che il nuovo sottopasso unificato della circonvallazione esterna all’altezza di via Città di Nimes – parte del complesso di lavori per la filovia – sarà pronto come previsto entro il Vinitaly (metà aprile).
Mancheranno ancora le rampe di entrata e uscita dalla galleria all’altezza di Porta Nuova, per le quali saranno necessarie alcune settimane ulteriori.
Ci vediamo al Festival del Giornalismo?
Come annunciato nell’ultimo numero di Sasso, sabato 24 febbraio al Festival del Giornalismo di Verona ci sarà una giornata dedicata al tema molto caldo del carcere.
Appuntamento dalle 15 ad Habitat 83 (via Mantovana 83, Verona) con una serie di incontri dal titolo “Fra le sbarre, una giornata dedicata a chi le carceri le vive, le anima, le racconta”. Sarò uno dei moderatori del pomeriggio, ci vediamo lì?
Gli ultimi sassi
Saluti
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