Respirare a Verona non è una bella esperienza
“Si può fare di più”: non lo dicono Morandi, Ruggeri e Tozzi, ma Legambiente. Si parla delle valutazioni di “Ecosistema urbano” 2024. Verona non benissimo.
Sasso d’Adige n.95
Vieni con me a correre
sulla circonvallazione,
che ho voglia di stordirmi un po'
coi fumi dello smog.Le luci della centrale elettrica, Fare i camerieri
Nella puntata di oggi di Sasso d’Adige – che torna alla domenica pomeriggio perché essere puntuale al sabato mattina non è chic – parliamo del report annuale di Legambiente, di Ztl e Mercatini di Natale.
Ma anche di altre cose meno importanti, come la collaborazione istituzionale fra diversi enti dello Stato ed esponenti politici di colore diverso. (No, non è una fiaba da raccontare a Natale intorno al focolare. O forse sì).
Sommario
C’è della Verona in questo smog
Inviti politici, parcheggi scambiatori e altre storie
Si litiga più sulla ZTL che sul filobus, oramai
Cose che succedono in città: Teatro nei quartieri e Mercatini di Natale (sì, Natale!)
Sassolino e Stratificazioni
Gli ultimi Sassi
Saluti e baci
Una canzone per salutarci
*no, l’assessore Ferrari non vuole.
C’è della Verona in questo smog
Negli scorsi giorni è uscito il rapporto annuale "Ecosistema Urbano 2024", redatto da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. È una specie di classifica che valuta le performance ambientali dei 106 capoluoghi italiani. Nelle prime posizioni dominano le città del Nord Italia, con Reggio Emilia, Trento e Parma ai vertici. Ma, spoiler, non Verona, che è 78esima.
Come tutte le classifiche di questo genere, la posizione puntuale lascia il tempo che trova, ma può essere un indicatore interessante di una tendenza o di una situazione.
Inoltre, proprio quest’anno rispetto all’anno scorso è stato modificato il sistema di rilevamento degli indici, quindi fare confronti sulle classifiche precedenti ha ancora meno senso.
Come funziona: il rapporto utilizza 20 indicatori che coprono sei aree:
qualità dell’aria,
gestione delle acque,
rifiuti,
mobilità,
ambiente urbano,
energia.
Questi indicatori analizzano i fattori di pressione ambientale e la capacità di gestione delle città.
Qui il report completo di Legambiente e qui la pagina interattiva sul Sole.
«Le politiche ambientali che vengono espresse con i dati relativi all’anno 2023, anche a questa edizione riportano una città sostanzialmente ferma. La staticità è ben evidenziata dalla linea di tendenza che dal 2007 in poi, per Verona, manifesta un andamento pressoché immobile nella graduatoria di Ecosistema Urbano» dice Chiara Martinelli, presidente di Legambiente Verona.
Verona, come dicevamo, si posiziona al 78esimo posto, non benissimo. Spicca al terzo posto nell’indicatore “Solare pubblico”, che valuta la potenza installata in kW su edifici pubblici ogni mille abitanti.
Male male invece sulla qualità dell’aria:
93^ per Pm10,
79^ per Pm 2,5,
70^ per biossido di azoto,
69^ per ozono.
Se riesci a vivere senza respirare troppo, buon per te.
Malino anche il consumo e la dispersione dell’acqua. Secondo Legambiente, poi, la raccolta differenziata a Verona potrebbe migliorare con un sistema porta a porta, mentre la città si è affidata a un sistema di “cassonetti intelligenti”, ad accesso controllato, che comunque fanno affidamento sulla buona volontà del cittadino.
La città, rileva ancora Legambiente, ha un alto tasso di motorizzazione con 66 auto ogni 100 abitanti, un dato che contribuisce a un ambiente urbano congestionato e con elevata emissione di gas serra.
Sul verde urbano: Verona offre 27 mq di verde urbano per abitante, ben al di sotto della media nazionale di 53 mq.
La presidente di Legambiente Verona Martinelli porta l’attenzione sul nuovo Pat (Piano di assetto del territorio, strumento di pianificazione urbanistica per eccellenza), attualmente in preparazione: «Questa amministrazione è in una fase importante e delicata di progettazione della città dei prossimi anni, si sta discutendo infatti il nuovo Piano di Assetto del Territorio, che disegnerà la città del futuro e che dovrà porre attenzione prioritariamente a limitare il consumo di nuovo suolo, dato su cui il Comune di Verona è tra i peggiori a livello nazionale».
Continua Martinelli: «Contestualmente dovrà approntare un piano di recupero delle aree degradate che avrà funzione di 'riparare' il tessuto urbano, di rigenerarlo, attuando un riequilibrio di aree degradate o compromesse da una crescita urbana incontrollata». E ancora: «La città del futuro dovrà prevedere aree verdi ampie di cui la cittadinanza possa fruire per migliorare la vivibilità dei quartieri, sia dal punto di vista di mitigazione climatica, che di qualità della vita e del tempo libero».
Sui trasporti: «Investire sul trasporto pubblico locale è infine di cruciale importanza. L’amministrazione locale sconta un deficitario investimento di risorse da parte di Regione Veneto», ma registra Martinelli: «Ad oggi il dibattito pubblico, per quello che riguarda la mobilità, si è arenato sulla chiusura della ZTL e al piano della sosta».
Come dicevano Morandi, Ruggeri e Tozzi, insomma, “Si può fare di più”.
L’assessore all’Ambiente del Comune di Verona Tommaso Ferrari ha commentato così il report: «La 78esima posizione di Verona nella classifica generale, non ci sorprende, purtroppo, soprattutto perché le criticità emerse confermano la necessità di interventi incisivi su mobilità sostenibile, raccolta differenziata e qualità dell'aria. Per questo abbiamo avviato importanti iniziative e siamo determinati a proseguire senza indugio con le opere e gli interventi pianificati, che ci permetteranno di colmare le lacune storiche e affrontare le sfide attuali in chiave ambientale».
Inviti politici, parcheggi scambiatori e altre storie
Spesso gli esponenti politici richiamano o rivendicano l’utilità della “filiera politica”, ovvero la disponibilità di contatti e conoscenze ai diversi livelli amministrativi. Per un consigliere comunale, quindi, avere legami in Regione e nel Governo.
Ne abbiamo già parlato in passato qui su Sasso d’Adige, perché è un tema che viene sfruttato in campagna elettorale dai candidati oppure usato spesso come critica nei confronti del sindaco di Verona Damiano Tommasi: secondo i suoi oppositori non è in grado di instaurare un dialogo costruttivo con gli esponenti ai livelli superiori.
La replica dell’Amministrazione Tommasi, tipicamente, è: allora per il bene della città mettete a disposizione i vostri contatti, cari consiglieri regionali, deputati, senatori ed europarlamentari cari.
Lo scorso 25 ottobre il sindaco Tommasi ha messo nero su bianco e su un livello istituzionale questa richiesta, con una lettera indirizzata «a tutti i rappresentanti veronesi nelle istituzioni». I temi principali su cui l’Amministrazione invita alla «sinergia tra i vari livelli di istituzioni» sono «Olimpiadi, Città Metropolitana, distacco presso la Procura della Repubblica di Verona di un magistrato della Direzione Distrettuale Anti Mafia (D.D.A.) della Procura della Repubblica presso il tribunale di Venezia e l’istituzione di una sezione operativa della Direzione Investigativa Antimafia, progetto Stadio».
In particolare la questione della DDA e della DIA, per quanto riguarda l’antimafia, è un tema caro a questa amministrazione, che viene riproposto spesso, benché non sia un tema particolarmente spendibile sul piano del consenso.
Passando a questioni più visibili, il consiglio comunale dello scorso 30 ottobre ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione dei parcheggi scambiatori di Verona Ovest-Ca’ di Cozzi e di Verona Est, entrambi a servizio del futuro filobus.
I due parcheggi, che saranno realizzati da Amt3, sono finanziati con un importo complessivo di 6 milioni e mezzo di euro di cui 3 milioni per Verona Est e 3 milioni e mezzo per Ca’ di Cozzi. L'inizio dei lavori è previsto per la prossima estate, i cantieri dovrebbero concludersi entro il 2025 (filobus previsto in strada nel 2026).
Nella stessa seduta è stata letta una replica del sindaco alle polemiche intorno alla vicenda di Moussa Diarra.
Per Borgo Milano, sono stati approvati il progetto definitivo e il piano di esproprio per la riqualificazione delle intersezioni via San Marco-via Curiel e tra via San Marco-via Molise
«Saranno realizzate due rotatorie e variata la mobilità dell’incrocio all’altezza di via Sogare per un importo di 1,3 milioni di euro» ha spiegato la vicesindaca Barbara Bissoli. «Un intervento indispensabile per sollevare l’area dal traffico che sarà generato dalla costruzione dei due nuovi edifici commerciali la cui costruzione è stata autorizzata in deroga».
Intanto è stato annunciato per Borgo Trento il nuovo centro di comunità, 13esimo nel Comune di Verona.
Il servizio ha come mission diventare punto di riferimento «per tutta la popolazione, dove anziani, bambini e famiglie stanno insieme con proposte e iniziative gratuite» spiega la nota del Comune.
A Santa Lucia, invece, arriva un nuovo parcheggio gratuito con la sistemazione di un’area verde in via Dalla Chiesa.
Si litiga più sulla ZTL che sul filobus, oramai
Ci sono state critiche da parte delle opposizioni per il progetto di riqualificazione di piazzetta Bra Molinari, quella specie di triangolo fra Adige, retro della chiesa di Sant’Anastasia e via Ponte Pietra. Di fronte al colle di Castel San Pietro. Con le panchine e gli alberi. Dai, diaolo beco, questa.
Il marciapiede verrà ampliato, come anche le aiuole, per creare un’ampia area pedonale dove adesso ci sono posteggi per auto.
Proprio l’eliminazione di questa cinquantina di stalli (31 blu, 17 giallo-blu e 5 ciclomotori) ha sollevato critiche da più parti politiche e da alcune associazioni di residenti.
L’attuazione del nuovo piano della sosta e delle nuove regole della ZTL stanno dando il via a interventi come questo, con la prospettata riduzione di accessi in ZTL in generale.
Secondo l’Amministrazione l’eliminazione di quei posteggi non è un problema perché «verifiche effettuate dagli uffici comunali hanno visto essere utilizzati soprattutto da visitatori e cittadini non residenti in centro storico».
Cantieri fra primavera ed estate 2025, costo 400mila euro.
Le polemiche più generali sulla nuova ZTL, di cui abbiamo parlato in Sasso d’Adige n.93 “You shall not pass (in Ztl)”, non si spengono. L’Amministrazione ha annunciato un ciclo di incontri con i residenti dal prossimo mese.
Dice l’assessore all’Ambiente e alla Mobilità Tommaso Ferrari: «L’obiettivo del nuovo piano per il centro storico di Verona è di restituire il cuore della città ai suoi abitanti, in controtendenza con quanto accaduto fino ad ora, riportandolo passo dopo passo a essere un vero e proprio quartiere urbano, vivibile e dotato di servizi, e non solo un’area a prevalenza turistica. Siamo convinti che un centro più pedonale significhi maggiore vivibilità, sicurezza e accessibilità per tutti, pur comprendendo le difficoltà e preoccupazioni dei residenti per la disponibilità di posti auto».
Cose che succedono in città: Teatro nei quartieri e Mercatini di Natale (sì, Natale!)
Da questa sera inizia la rassegna “Il Teatro nei Quartieri”, otto spettacoli fino al 13 dicembre, nei teatri delle otto circoscrizioni. Programma qui.
Poi raga lo so che in Sicilia stanno ancora andando al mare, ma da domani iniziano le operazioni di allestimento dei Mercatini di Natale, che quest’anno per la prima volta saranno in via Pallone e inizieranno il 16 novembre (fino al 26 dicembre).
La situazione logistica e di sicurezza in piazza dei Signori, cortile Mercato Vecchio e cortile del Tribunale era folle. È una delle questioni su cui Sasso d’Adige è stato più netto in questi anni di vita del progetto. I motivi sono spiegati nel post Instagram dello scorso dicembre.
Sassolino
“Sassolino” è la rubrica che lancia un sassolino nello stagno: un’idea, un consiglio, una segnalazione. (Cioè non tre cose, una di queste. Non esageriamo.)
Questa volta è un consiglio di lettura, e non si tratta di una nuova uscita, ma quasi di un classico: Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut. Un’opera significativa e da tenere sempre nel radar, visti i tempi che viviamo a livello globale.
Stratificazioni
“Stratificazioni” è un semplice segnatempo per mettere le cose in prospettiva.
Sono passati 857 giorni dall’inizio del mandato del sindaco Damiano Tommasi a Verona.
Sono passati 5323 giorni dal primo insediamento di Luca Zaia come Presidente della Regione del Veneto.
Sono passati 742 giorni dal giuramento di Giorgia Meloni come Presidente del Consiglio dei Ministri (quindi altrettanti giorni di Daniela Santanchè come Ministra della Repubblica).
Sono passati 3560 giorni dal primo giuramento di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica.
Mancano 2 giorni alle elezioni negli Stati Uniti d’America.
Gli ultimi Sassi
Saluti e baci
Critiche e suggerimenti su Sasso d’Adige sono sempre ben accetti. L’email a cui scrivere: sassodadige@gmail.com.
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Una canzone per salutarci
Damiano David, Born With a Broken Heart
Bravo Ale