Togli l'asfalto, metti l'asfalto
Primo teorema dell'amministratore locale: "Non importa quante buche tapperai, ci sarà sempre un marciapiede sotto casa di qualcuno da sistemare".
Sasso d’Adige n.86
Servizi sociali? Grandi opere? Istruzione? Macché, il consenso a livello locale si costruisce tappando le buche e asfaltando le strade!
Se guardiamo ai social, qualsiasi post relativo al lavoro di un’amministrazione comunale o qualsiasi gruppo Facebook di paese o quartiere sarà pieno di commenti del tipo:
Sì, ma le buche in via Quellemanidalculo?
E l’asfalto di piazza Labombaescappa?
Ma allora il marciapiede davanti a casa mia?
Per carità, la manutenzione delle strade è importante e necessaria, per la sicurezza di chi le percorre. Talvolta però sembra che per alcuni cittadini questa sia l’unica aspettativa nei confronti dell’amministrazione.
E quando poi vengono fatte le manutenzioni un pelo meno visibili, e per questo trascurate da tempo, ovviamente il focus del cittadino che commenta sui social è sui disagi.
La domanda è: chi commenta sui social è un’apparente maggioranza che rispecchia la maggioranza reale? Oppure sono pochi rumorosi? Per rispondere bisogna sempre attendere il voto.
Sommario
Sarà un lunghissimo 20 settembre
Ma perché si chiama via XX Settembre?
Il Ponte Nuovo come nuovo
Votantonio votantonio
Saluti e baci
Una canzone per salutarci
Sarà un lunghissimo 20 settembre
Neanche il tempo di vedere finito il cantiere del sottopasso della circonvallazione esterna (quello che unifica i due sottopassi all’altezza di via Città di Nimes, legato ai lavori della filovia), il quale secondo gli ultimi aggiornamenti dovrebbe essere concluso entro fine mese, che il Comune di Verona sgancia un’altra bomba: via XX Settembre da fine anno sarà chiusa per almeno un anno.
Il cantiere riguarda «un intervento necessario e non più rimandabile» per «il completo rifacimento delle condotte fognarie e della raccolta delle acque, ormai datate e seriamente compromesse», si legge nel comunicato.
Obiettivi:
rinnovare le vecchie condotte fognarie, «alcune risalenti agli inizi del secolo scorso», che presentano «notevoli sedimenti che ne limitano la sezione disponibile per il deflusso dei reflui»;
con l’ammodernamento, evitare gli allagamenti in caso di precipitazioni abbondanti, problema ben noto nella zona;
rifare l’asfalto e sistemare i marciapiedi in previsione della messa su strada del filobus.
I lavori partiranno intorno a fine anno e dureranno 12-14 mesi fa sapere il Comune. Quindi ne conterei 15 per precauzione.
Il tutto è organizzato in coordinazione fra Comune, Acque Veronesi (che finanzia con 4 milioni e 300mila euro) e Amt3 (che affida i lavori). Secondo il Comune, «Tra i vantaggi del coordinamento tra le due aziende partecipate c’è un’ottimizzazione dei costi stimabile in 250 mila euro, la riduzione della durata complessiva dei lavori e la riduzione degli impatti sulla viabilità dovuti alla fase di cantierizzazione».
Gli impatti però ci saranno, perché via XX Settembre è l’arteria principale di Veronetta, dove passano ogni giorno circa 900 autobus e anche diverse centinaia di auto nella direzione centro-Porta Vescovo (al contrario invece è corsia riservata ai mezzi pubblici).
Non sono state ancora definite le deviazioni per il trasporto privato, mentre i bus saranno deviati su via Torbido.
Ovviamente i commercianti non sono molto contenti e in particolare Confcommercio Verona lamenta mancanza di concertazione, oltre a chiedere ristori.
Specifiche sull’intervento nel comunicato del Comune.
Ma perché si chiama via XX Settembre?
Il riferimento del 20 settembre è a quello del 1870, quando l’esercito italiano – in buona parte battaglioni di Bersaglieri – guidato dal generale Raffaele Cadorna entrò a Roma, allora Stato Pontificio, attraverso la celebre breccia di Porta Pia.
Fun fact della storia, che riporto da Wikipedia:
«Pio IX aveva minacciato di scomunicare chiunque avesse comandato di aprire il fuoco sulla città. La minaccia non sarebbe stata un valido deterrente per l'attacco, comunque l'ordine di cannoneggiamento non giunse da Cadorna bensì dal capitano d'artiglieria Giacomo Segre, giovane ebreo comandante della 5ª batteria del IX° Reggimento, che dunque non sarebbe incorso in alcuna scomunica».
Il Ponte Nuovo come nuovo
Ponte Nuovo del Popolo, questo il suo nome completo, che collega via Nizza a piazza San Tomaso, è chiuso da più di due anni e mezzo. C’era ancora Sboarina sindaco, pensa te, era l’autunno 2021.
Era nota da tempo la necessità dei lavori di consolidamento, che si sono protratti per tutto questo tempo fra aperture parziali, ponteggi abbattuti dalla piena dell’Adige, ritrovamenti bellici, eccetera.
Ora l’annuncio del Comune, collegato a quello dei lavori di via XX Settembre, è che in agosto «è prevista l’apertura definitiva della corsia di Ponte Nuovo che dal centro storico porta a Veronetta» in quanto «ciò contribuirà a defluire il traffico della zona anche in vista del cantiere di fine anno».
Rimane meno chiaro quali siano le tempistiche per la riapertura definitiva.
Votantonio votantonio
Breve riassunto delle elezioni europee per quanto riguarda Verona. Fra i candidati veronesi circa tre sono eletti al Parlamento europeo. “Circa” perché per uno dipende tutto da Vannacci. Sì, esatto. Ma andiamo con ordine.
Gli eletti sicuri nella circoscrizione Nord-Est sono Daniele Polato di Fratelli d’Italia (31.535 preferenze) e Flavio Tosi di Forza Italia (34.450).
Entrambi, nelle rispettive liste, sarebbero il primo degli esclusi, ma siccome i più votati del partito sono rispettivamente Giorgia Meloni e Antonio Tajani che in Europa non ci andranno, il seggio passa a loro.
Discorso simile per Paolo Borchia della Lega (23.560 preferenze), europarlamentare uscente, in quanto il primo degli esclusi con il generale Roberto Vannacci primo della lista. Vannacci però in Europa ci andrà, ma era candidato in tutte le circoscrizioni. Sembra che sceglierà quella Nord-Ovest, lasciando quindi il posto a Borchia in quella Nord-Est, ma finché non c’è l’ufficialità per Borchia – anche segretario provinciale della Lega – non è ancora fatta.
Com’è andata a Verona città? Fra i veronesi Polato ha preso 5.727 preferenze, Tosi 6.122, Borchia 1.518. Fra gli altri la deputata veronese Maddalena Morgante di FdI 2.114, la consigliera comunale Jessica Cugini di Alleanza Verdi Sinistra 1.563.
Per Stati Uniti d’Europa il sindaco di Garda Davide Bendinelli (Italia Viva) 616, gli esponenti di +Europa Giorgio Pasetto e Marina Sorina 441 e 200.
Per la lista dai mille simboli Libertà l’ex leghista, ex deputato Vito Comencini 441.
Ho dimenticato altri veronesi? Boh, magari per la prossima settimana approfondiamo un po’, attendendo le scelte di Vannacci (pensa te).
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Una canzone per salutarci
«Farò rifare l’asfalto per quando tornerai»