You shall not pass (in Ztl)
Non è vero che non si può più entrare in Ztl dal 28 ottobre, ma il titolo per il meme concedetemelo. Però cambiano un bel po' di cose.
Sasso d’Adige n.93
È successo un fatto grave e di rilevanza nazionale, a Verona, domenica mattina. Ne parliamo di seguito, certo, ma – per i motivi che saranno spiegati – non poteva essere il tema di apertura della newsletter di oggi.
Intanto cominciamo con il grande piano di riassetto del centro storico da parte di questa Amministrazione, che vedrà un passaggio fondamentale con l’imminente entrata in vigore delle nuove norme del piano della sosta e della Ztl (zona a traffico limitato).
Sommario
You may pass
Errata corrige, segnalazioni e messaggi dei lettori
La morte di Moussa Diarra
Cose che succedono in città: bulbi e risorgive
Sassolino e Stratificazioni
Gli ultimi Sassi
Saluti e baci
Una canzone per salutarci
You may pass
Del nuovo piano della sosta e delle nuove norme per la Ztl abbiamo parlato a più riprese in Sasso d’Adige, per esempio nel n.85.
Ora ci avviciniamo a una data importante, il 28 ottobre, quando entreranno in vigore diverse novità. Quella che ha fatto più rumore è l’abolizione delle fasce orarie di libero accesso in Ztl, che va a braccetto con la pedonalizzazione di aree sensibili come piazza Erbe e corso Sant’Anastasia.
Di seguito le novità principali.
Riorganizzazione Ztl
Residenti Ztl: Nessun cambiamento.
Pass scuola/Disabilità/Attività lavorative: Accesso invariato.
Non residenti: Possibilità di accesso fino a quattro volte al mese tramite piattaforma Citypass o app Tap&Park.
Emergenze: Ingresso consentito documentando entro 24 ore.
Sosta per residenti
I residenti in Zona Rossa/Verde con pass possono parcheggiare negli stalli senza limiti di tempo.
Area Pedonale Urbana (APU)
Nuova APU in Ztl: piazza Erbe, via Pellicciai, via Cairoli, corso Santa Anastasia, corso Porta Borsari, corte Sgarzerie.
Agevolazioni parcheggi
Valido nei Parcheggi Saba.
Lunch Pass (12-15): 3 ore, 5€.
Dinner Pass (19-01): 6 ore, 5€.
Permesso Ztl per caregiver
Accessibile con certificato medico e valido per un'auto, transito e sosta sugli stalli blu (a pagamento). Prenotazioni online per chiedere Pass Ztl.
Le specifiche sono nei vademecum diffusi dal Comune di Verona su Ztl e info parcheggi.
Sasso d’Adige tende a non avere opinioni nette, ma alla domanda “Ce n’era bisogno di tutto questo?” la risposta è un sonoro “Sì”. C’erano abusi di accessi in Ztl? Evidentemente sì.
Errata corrige, segnalazioni e messaggi dei lettori
Un’errata corrige veloce: nell’ultimo numero di Sasso si diceva che il parcheggio più grosso di Verona è il Centro. Invece no, il parcheggio Arena è molto più grosso. Se non avete trovato posto da parcheggiare però non è colpa mia, potevate andare in bicicletta! Ma abito a Casaleone! Beh fai gamba!
Negli ultimi mesi Sasso d’Adige ha avuto uscite poco regolari, ma – e mi fa molto piacere – arrivano diversi messaggi su Instagram e via email, con osservazioni, segnalazioni ecc.
Riporto di seguito alcuni estratti da questi interventi, che mi sembrano interessanti da condividere.
Sui copia-incolla
Domenica 15 settembre, in riferimento al Sasso n.91, Raffaello mi scrive:
leggevo l'ultimo Sasso d'Adige e mi ha colpito l'espressione "La Commissione Europea stima che entro il 2050 185% della popolazione europea vivrà nelle città." Com'è matematicamente possibile? Se anche la totalità della popolazione europea vivesse nelle città sarebbe il 100%. Ho provato a fare qualche ricerca e vedo che lo stesso dato inverosimile è riportato da giornali online tipo https://www.parmatoday.it/attualita/casa-e-sempre-piu-difficile-trovarne-una.html e https://www.cronacadiverona.com/ceni-al-presidio-per-il-diritto-alla-casa-lassessora-con-i-colleghi-di-altre-10-citta-per-lemergenza-abitativa/ (che però essendo di Verona immagino pigli anche qua dal sito del Comune). Inoltre mi suona un po' strano in italiano perché di solito in questo contesto alla percentuale si prepone un articolo determinativo, ma magari quello è un mio vezzo. In realtà la previsione della Commissione Europea per il 2050 è l'85%, come leggo da questo volantino https://research-and-innovation.ec.europa.eu/document/download/9ab6a1a5-c5fa-4b85-8953-6a387d0e065f_it?filename=ec_rtd_mission-cities-citizens-summary_it.pdf e da questo sito dell'Arci col dato con la frase simile ma corretta: https://www.arci.it/citta-unite-per-diritto-alla-casa/
"La Commissione Europea stima che entro il 2050 l’85% della popolazione europea vivrà nelle città."
My 2 cents: qualcuno copincollando ha riportato questa frase cambiando "l'85%" con "185%" e a cascata l'errore si è riverberato sul sito del Comune di Verona e su quelli dei vari giornali che la citavano.
Peccato che a nessun giornalista sembra sia venuto il dubbio.
La mia risposta:
sì, decisamente sono caduto nel più classico dei "copia-incolla giornalistici", e devo ammettere di aver ripreso quella parte senza troppo approfondire.
Probabilmente leggendola di fretta ho pensato che il dato fosse "il 185% rispetto a oggi", che in ogni caso ragionandoci due secondi sarebbe comunque un dato piuttosto abnorme (mi sembra di capire che oggi siamo intorno al 70-75%).
Sulle chiusure della Ztl
In risposta a Sasso n.84, Ale, con un po’ di iperbole, scrive:
Abito in ztl e sarei per la chiusura totale, strade a 30km/ora e divieto assoluto a suv che pesano troppo per le strade.
I commercianti si strappavano le vesti anche prima della chiusura di via Roma. Rendere tutto pedonabile va a vantaggio di tutti. Non capisco questa posizione dei commercianti.
Mi sa che c’erano altri messaggi da condividere, che però mi sono momentaneamente perso. Magari li vediamo nelle prossime puntate.
La morte di Moussa Diarra
Che quello di domenica mattina in stazione a Verona Porta Nuova fosse un caso destinato ad alimentare la solita pantomima politico-mediatica era evidente fin da subito.
Perché se il Ministro delle Infrastrutture fa uno dei suoi post a caratteri cubitali quando ancora c’è la Polizia Scientifica sul posto, è evidente che è molto alto il grado di solleticabilità degli umori più bassi della pancia degli italiani.
La polemica politica sul caso della morte del 26enne Moussa Diarra la stiamo vedendo tutti, a livello nazionale e locale, con picchi di assurdità e gradi di becero neanche da descrivere. Con il fiume di odio da tastiera a cui ormai abbiamo fatto il callo, ma forse non dovremmo.
Bene ha fatto il Procuratore della Repubblica di Verona Raffaele Tito a mettere le cose in chiaro con un comunicato limpido, che riordina gli argomenti e definisce il quadro secondo cui interpretare la vicenda: non stiamo parlando di criminalità, ma di salute mentale.
«L’episodio non pare collegato ad attività criminose poste in essere dal giovane 26 enne poi purtroppo deceduto, ma, anche dalla dinamica che è fin da subito emersa, appare invece essere il frutto di un forte disagio sociale e/o psichico nel quale egli era caduto e che sembrava incontenibile.
Non credo pertanto che l’episodio possa essere valutato come indice o maggior indice di pericolosità della zona antistante la stazione ferroviaria di Verona, atteso anche il fatto, indiscutibile, che il comportamento aggressivo e apparentemente senza alcun valido movente tenuto dal giovane, prima e durante il tragico evento, era stato da lui iniziato circa due ore prima ed in una zona della città lontana dalla stazione stessa.
Questo Ufficio ritiene, sotto il profilo strettamente penale, che l’episodio si inserisca certamente in un contesto di legittima difesa posta in essere dall’appartenente alla polizia di Stato, tuttavia le indagini sono adesso orientate a valutare se vi sia stata o meno una condotta colposa. Situazione che si ha quando si ha una reazione di difesa esagerata; non c’è volontà di commettere un reato, ma viene meno il requisito della proporzionalità tra difesa e offesa configurandosi così una valutazione colposa e sbagliata della reazione difensiva».
Il poliziotto, tra l’altro, si è mostrato scosso per l’accaduto e collaborativo nelle indagini.
I teatrini della parte politica che a Verona è opposizione e a Roma è maggioranza fanno semplicemente schifo. È uno sciacallaggio che distorce questo fatto singolo per adattarlo a una narrazione generale. La storia di Moussa Diarra viene ricostruita man mano in questi giorni, come anche il tragico episodio di domenica mattina. Per le sentenze è presto.
Ha pisciato fuori dal vaso però anche l’assessore Jacopo Buffolo, che in una storia Instagram ha scritto: «Al bisogno di aiuto si è risposto a colpi di pistola».
Questa frase strizza l’occhio a un certo mondo che vede nelle forze dell’ordine sempre e solo il male, costruendo un’immagine delle “guardie” manettare e sempre pronte all’uso della forza. Non venite a dirmi che non è così, che le parole intendevano una questione generale, ecc. Seppure in modo meno violento rispetto a quello delle destre, questa frase ha la stessa funzione del post di Matteo Salvini, e cerca di definire un colpevole.
Potrebbe esserci stata una reazione di difesa esagerata da parte del poliziotto, nessuno lo nega, (non lo nega il Procuratore, e tanto dovrebbe bastare), ma anche su questo è importante attendere i risultati delle indagini.
Cose che succedono in città: bulbi e risorgive
Veloce veloce, due cosette.
Sabato 2 novembre saranno distribuiti in tutte le Circoscrizioni oltre 25mila bulbi grazie alla seconda edizione dell’iniziativa ‘Bulbetto o scherzetto’. Il titolo è cringe, ma se vi piacciono i fiori, le info sono qui.
Sabato 26 ottobre, dalle 9.30 alle 12.30, nella sala convegni Hearth Foundation al primo piano di Eataly (via Santa Teresa, 12), si tiene un convegno sul progetto per creare l’Ecomuseo di Verona Sud e delle Risorgive.
A proposito di Eataly, da un altro lettore di Sasso è arrivato un contributo interessante… Stei tiund.
Sassolino
“Sassolino” è la rubrica che lancia un sassolino nello stagno: un’idea, un consiglio, una segnalazione. (Cioè non tre cose, una di queste. Non esageriamo.)
Visto che ci avviciniamo alle elezioni Usa, e “Da Costa a Costa” è un consiglio banale, segnalo la newsletter (anche se è sull’Europa) e i canali di Luciana Grosso, che parla spesso anche di Stati Uniti.
Stratificazioni
“Stratificazioni” è un semplice segnatempo per mettere le cose in prospettiva.
Sono passati 845 giorni dall’inizio del mandato del sindaco Damiano Tommasi a Verona.
Sono passati 5313 giorni dal primo insediamento di Luca Zaia come Presidente della Regione del Veneto.
Sono passati 732 giorni dal giuramento di Giorgia Meloni come Presidente del Consiglio dei Ministri (quindi altrettanti giorni di Daniela Santanchè come Ministra della Repubblica).
Sono passati 3547 giorni dal primo giuramento di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica.
Mancano 14 giorni alle elezioni negli Stati Uniti d’America.
Gli ultimi Sassi
Saluti e baci
Critiche e suggerimenti su Sasso d’Adige sono sempre ben accetti. L’email a cui scrivere: sassodadige@gmail.com.
Sasso d’Adige: la newsletter del sabato che a volte non esce il sabato.
Nel dubbio, ci becchiamo su Instagram. E anche su YouTube.
Like, share and lascia un commento se ti va. Anche se non ti va eh, mi accontento.
Una canzone per salutarci
Francesco Guccini, Odysseus