Gente che inaugura cose
Mancano 50 giorni alle elezioni amministrative del 12 giugno e questa è “Sasso d'Adige”, la newsletter sulla campagna elettorale per Verona 2022.
Benvenuti e benvenute a Sasso d’Adige. Che è la prima cosa che inauguriamo oggi.
So che ci si dovrebbe rivolgere a chi legge al singolare, ma a me fa strano, quindi vada per il plurale. Il resto (le regole del gioco, cosa è Sasso d’Adige e perché leggerla) è spiegato qui, quindi andiamo subito al sodo.
L’importante è inaugurare
Mentre oggi tagliamo idealmente il nastro di Sasso d’Adige, c’è qualcun altro che a tagliare nastri ci ha preso gusto.
Pur essendo di norma prerogativa di un sindaco in carica, a Flavio Tosi evidentemente l’emozione mancava, tanto che già più di una volta ha messo in scena lo stesso spettacolo: il giorno dell’inaugurazione di qualcosa (scuola, centro sportivo) si presenta qualche ora prima con un manipolo di sostenitori e un nastro tricolore, lo taglia, e rivendica la paternità dell’opera. Opera che Sboarina avrebbe solo dovuto finire, e invece ci ha messo cinque anni, dice lui.
È successo anche questo mercoledì, 20 aprile, a Parona, alle scuole Alessandri, chiuse dal 2012 in seguito ai danni causati dal terremoto.
Recita il comunicato del Comune di Verona: «Si chiude così definitivamente l'iter per la ricostruzione della scuola che ha subito danni strutturali provocati dal sisma del 2012, con i lavori interrotti negli ultimi due anni dal ritrovamento di ordigni bellici e dalla pandemia. I bambini, che nel frattempo avevano già potuto rientrare a gennaio, questo pomeriggio hanno accolto il sindaco e le autorità per tagliare ufficialmente il nastro».
Già l’Amministrazione, quindi, mette le mani avanti: i ritardi sono colpa degli ordigni bellici e della pandemia (e meno male che non sono stati ritrovati resti di ville romane!).
C’è però un altro aspetto. Perché, se i bambini sono rientrati in aula a gennaio, l’inaugurazione è avvenuta ad aprile inoltrato?
Se lo chiede anche il gruppo del Pd della Seconda Circoscrizione: «Perché a gennaio 2022, quando i bambini e le bambine sono finalmente rientrati, il sindaco Sboarina, assieme al vice sindaco Zanotto, non hanno inaugurato la scuola? Forse perché in quel periodo non era evidentemente chiaro chi sarebbe stato il candidato sindaco alle elezioni amministrative?».
Nella foto, alla destra del sindaco, ci sono appunto Luca Zanotto (Lega), vicesindaco, ed Elisa Dalle Pezze (Pd), presidente Seconda Circoscrizione.
Inaugurare dimenticando inviti
Per l’inaugurazione del nuovo centro sportivo Le Grazie, l’11 aprile, pare che l’Amministrazione comunale e quella della Quinta Circoscrizione abbiano “dimenticato” alcuni inviti. Quelli ai consiglieri di minoranza della circoscrizione.
Dicono Michele Bresaola (Pd), Giorgio Bonanomi (Pd), Sara Facci (Pd) e Beatrice Verzè (Traguardi): «è stato inaugurato il palazzetto sportivo di Borgo Roma alla presenza del sindaco, di due assessori e tre consiglieri della Lega, mentre i consiglieri e le consigliere della Quinta circoscrizione che fanno parte dell’opposizione nemmeno sono stati avvisati, contrariamente a quanto avviene di solito per questo tipo di iniziative».
«E Forza Italia, che siamo tantissimi»
Da vecchie volpi della politica quali sono, Flavio Tosi e Forza Italia continuano a tenere viva l’attenzione sull’accordo che non è ancora ufficiale, ma a cui non sembrano esserci alternative.
Ieri un «incontro proficuo» a Roma. Manca ancora l’ufficialità, ma visto che:
il tosianissimo Alberto Bozza era presente,
lo stesso Bozza è sia consigliere comunale in Lista Tosi, sia consigliere regionale con Forza Italia,
Tosi sostenne Bozza e Forza Italia alle ultime elezioni regionali (in Regione sono alleati della Lega, mentre a Verona le si oppongono, bel dramma),
i coordinatori provinciale e regionale di Forza Italia vogliono proseguire nell’accordo con Tosi,
Forza Italia ha ufficialmente rotto con Sboarina già a metà mandato (il gruppo consiliare di Forza Italia non è riconosciuto dal direttivo provinciale),
Bozza e Tosi dicono peste e corna di Sboarina da anni (sia Sboarina che Bozza, in momenti diversi, sono stati assessore allo Sport di Tosi, destini incrociati),
davvero Forza Italia potrebbe non sostenere Tosi? Solo per accordi a livello nazionale? Sarebbe per Forza Italia un definitivo allontanamento da quel che resta della base sul territorio.
Intanto si continua a parlare di Forza Italia che, a dispetto del celebre inno, non è che al giorno d’oggi siano proprio «tantissimi».

Cose di cui non ho parlato
Questo era il primo Sasso d’Adige, quindi decidere di cosa parlare non è stato facile. Negli ultimi giorni è stato divertente il nulla cosmico del botta-e-risposta fra Sboarina e il partito di Vittorio Sgarbi “Io Apro Rinascimento” sulla candidatura di Morgan. La vicenda si è meritata la menzione in “S(p)asso d’Adige”, più in basso.
In consiglio comunale si è discusso in modo molto acceso sulla destinazione degli edifici dell’ex-Unicredit in via Garibaldi 1, pieno centro storico. È stato pure quello un pezzo di campagna elettorale, seppure incasellato nell’attività amministrativa.
Ho parlato soprattutto di Tosi e Sboarina, non di Tommasi, che non ho manco nominato fin qui. C’ha il Covid, ma sta bene.
Colgo l’occasione per ricordare che Sasso d’Adige non applica la par condicio. Nemmeno fra i candidati no vax Zelger e Sautto. La seconda ha solo idee molto discutibili, il primo è sostenuto dal forzanovista Luca Castellini (a titolo personale, dice, il partito non si schiera apertamente. Va bene). Quindi me la prenderò di più con Mr. Z (Z come quella dei russi… Coincidenze?).
Per il resto, su Pass Magazine c’è un appuntamento settimanale dedicato alla campagna elettorale, quindi i passaggi precedenti si possono recuperare lì.
Dalla prossima settimana, il martedì e il venerdì, ci sarà un po’ più di ordine in Sasso d’Adige. Attendo osservazioni, commenti, spunti, critiche. Credo si possa rispondere alla mail. Se non funziona fatemi sapere (non rispondendo alla mail).

S(p)asso d’Adige
“S(p)asso d’Adige” è la cosa più divertente della settimana.
È durato più Bugo a Sanremo che Morgan con Sboarina.
La vicenda di Morgan candidato per Sboarina con il partito “Io Apro Rinascimento” ha del surreale. Già Vittorio Sgarbi sappiamo chi è. Quelli di “Io Apro” sono i ristoratori-baristi del movimento aperturista nato durante le restrizioni Covid. Il profilo Facebook del segretario nazionale Umberto Carriera è tutto un programma.
Dopo che Sboarina ha detto della candidatura di Marco Castoldi in arte Morgan “no grazie”, Carriera ha risposto così, riporto il testo del comunicato senza modifiche:
«Sboarina, si è letteralmente “cacato addosso” per le critiche del PD - ci sono messaggi e telefonate - nei quali si conferma che “per Morgan in lista era tutto fatto” e c’era anche l’approvazione di Fratelli d’Italia. Ora, senza il nostro appoggio, è difficile che vinca».
«Ora, senza il nostro appoggio, è difficile che vinca».
Crederci, crederci sempre e crederci tantissimo. Quelli così li invidio.
Saluti
Ci sentiamo martedì. Come dicevo, critiche e suggerimenti su questa newsletter sono ben accetti.
Ciao!