Libertà è partecipa...te
Belle le delibere dei consigli comunali, ma sul territorio sono altrettanto incisive le azioni delle aziende partecipate. E sì, il titolo è un tributo a Giorgio Gaber.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.-Giorgio Gaber, La libertà-
Soprattutto se la partecipazione è in un’azienda pubblica.
Ho iniziato con una citazione di Giorgio Gaber, perché iniziare con una pseudo-citazione come «Tira di più una poltrona di azienda partecipata che un carro di buoi…» mi sembrava volgare.
Aziende partecipate
Ne abbiamo parlato spesso qui su Sasso d’Adige. Sono state oggetto di campagna e polemiche elettorali, sono fra gli strumenti operativi più potenti e delicati di un’amministrazione, e sono – anche – ottime produttrici di poltrone.
Oggi vediamo in breve qualche aggiornamento su tre aziende, molto diverse tra loro per oggetto e forma societari, che hanno avuto importanti sviluppi di recente.
Agec, Autostrada del Brennero e Agsm Aim.
Icrsiviti a Sasso dadige se non voi più vedere li errori garmaticali e i refusi.
#cighedirli
Nelle storie su Instagram ho chiesto quali argomenti preferite per la rubrica #cighedirli. I risultati del sondaggio:
Personaggi veronesi del passato: 13%
Personaggi veronesi del presente: 33%
Aziende partecipate: 7%
Personaggi veronesi del futuro: 47% (simpaticoni)
Siccome Sasso d’Adige non è un’azienda partecipata e non ha padroni – nemmeno i lettori, tiè, in barba alla retorica –, l’ultima uscita è proprio su un’azienda a partecipazione pubblica. Per la precisione una società consortile a responsabilità limitata a capitale interamente pubblico.
Per semplicità è anche la risposta alle esigenze più comuni quali «Me lavo, g’ho sé, me scapa da pissar…»: Acque Veronesi.
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Agsm Aim
È stata l’oggetto della prima puntata di #cighedirli. C’è maretta in questi giorni intorno al ritiro parziale delle deleghe, da parte del Consiglio di amministrazione, nei confronti del consigliere delegato Stefano Quaglino.
(Ehi dai, facciamo finta che le parole “consiglio”, “delega” e declinazioni varie non siano ripetute in modo cacofonico in questi paragrafi.)
Un passetto indietro. Il Cda è composto da sei membri, tre in quota Verona e tre in quota Vicenza, che sono i due comuni soci (rispettivamente al 61,2% e al 38,8%).
Verona, con l’amministrazione Sboarina, ebbe la facoltà di scegliere anche presidente e consigliere delegato.
Il Presidente è Stefano Casali (Verona Domani-Fratelli d’Italia), mentre il consigliere delegato è appunto Stefano Quaglino, tecnico con una lunga esperienza in Dolomiti Energia e altre aziende del settore come Hera.
L’altro membro veronese del Cda è Francesca Vanzo, della Lega.
Negli scorsi giorni – secondo quanto riporta L’Arena con i voti di tutti e cinque gli altri membri – il Cda ha revocato a Quaglino la delega per le operazioni speciali, fra cui rientra l’acquisizione di Compago Srl attraverso la controllata Agsm Aim Energia.
La trevigiana Compago Srl è una holding di partecipazioni che controlla diverse società, tra cui Compagnia Energetica Italiana, attiva nel business della vendita di energia elettrica e gas.
Però pare che i soci – Verona e Vicenza – non siano del tutto convinti di questa operazione e vogliano approfondire la questione.
Certo è che la revoca, seppur parziale, delle deleghe al consigliere delegato non è una cosa che si fa tutti i giorni. Vedremo che succede.
(Fine della deroga per le ripetizioni cacofoniche.)

A22
Versione breve. I due veronesi nominati nel Consiglio di amministrazione dell’A22 sono Alessia Rotta, ex deputata del Partito Democratico, oggi consigliera comunale di Verona, e Alessandro Montagnoli, ex deputato della Lega, ex sindaco di Oppeano, ex consigliere regionale. Rotta è nominata anche vicepresidente della società.
Segue la versione lunga.
Nei numeri 23 e 24 di Sasso d’Adige avevamo parlato dell’impasse sulle nomine veronesi nel Cda di Autostrada del Brennero Spa.
I soci veronesi sono tre:
Comune di Verona,
Provincia di Verona,
Camera di Commercio di Verona (che d’ora in poi per brevità chiameremo con la semplicissima sigla Cciaa).
I posti veronesi nel foltissimo Cda di Autobrennero (i seggi sono 14, per dare rappresentatività a tutti i territori interessati) sono due, fra cui quello da vicepresidente.
Ai lettori più attenti non sfuggirà che, se i soci sono tre e i posti sono due, non potranno sceglierne uno a testa.
Hanno fatto proprio così, invece.
Il motivo di quell’azione apparentemente assurda dello scorso luglio pare sia stato un balzo in avanti della Provincia (guidata dal leghista Manuel Scalzotto), che avrebbe sottoposto all’A22 il nome di Alessandro Montagnoli senza sentire Comune e Cciaa. Tutto questo mentre il Comune stava uscendo dalla campagna elettorale con l’insediamento della una nuova amministrazione.
Comune e Cciaa, per congelare la situazione, avevano messo sul tavolo i nomi dei propri vertici, il sindaco Damiano Tommasi e il presidente Giuseppe Riello. Arrivando appunto a tre nomi per due seggi.
L’AutoBrennero, con tutto il resto del suo bel Cda già formato, aveva quindi concesso una proroga ai soci veronesi. (Tipo la maestra: “Ok potete restare a giocare con la sabbia ancora un po’, però smettete di litigare”).
Il blocco si è sciolto negli scorsi giorni, con le nomine di Alessia Rotta a vicepresidente e Alessandro Montagnoli a consigliere.
Fun fact. Montagnoli è quel Montagnoli, che due anni fa non venne ricandidato in consiglio regionale per “punizione” dopo aver chiesto il bonus Inps.
Agec
Oggetto del terzo #cighedirli, Agec ha presentato il nuovo Consiglio di amministrazione, che si è insediato questa settimana. La presidente è Anita Viviani, avvocata, membro del precedente Cda guidato da Maurizio Ascione Ciccarelli.
Gli altri consiglieri sono Stefania Marini, Franco Dal Bello, Gianfranco Falduto e Dario Pomari.
Un aspetto interessante che era sfuggito al #cighedirli è la particolarità dei vantaggi economici per i membri del Cda: zero.
Sì, il Cda di Agec lavora gratuitamente, quindi un vero servizio per i cittadini.
Funzioni delicate, quelle di Agec, in questa epoca storica. L’azienda gestisce infatti servizi essenziali quali farmacie, mense e cimiteri, ma soprattutto l’edilizia residenziale pubblica a.k.a. le “case popolari”.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia.
Che ha il diritto di votare
e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà.-Giorgio Gaber, La libertà-
Saluti
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Poi si rivolse, e parve di coloro
che corrono a Verona il drappo verde
per la campagna; e parve di costoro
quelli che vince, non colui che perde.-Dante Alighieri, Inferno (Canto XV)-